Arnaldo Pomodoro

Arnaldo Pomodoro nasce a Morciano di Romagna nel 1926. Dopo essere stato indirizzato in un primo momento allo studio come geometra ben presto si dedicò alla scultura creando già dagli anni Cinquanta quei singolarissimi altorilievi che vennero accolti dalla critica, soprattutto nel primo periodo, in maniera alterna. Inediti furono i materiali utilizzati che prevedevano nelle prime sperimentazioni addirittura l’oro e l’argento per poi includere materiali più poveri come il ferro, il legno, il bronzo e il cemento. Dopo un primo periodo quasi bidimensionale, Pomodoro affronta la tridimensionalità e sviluppa la sua ricerca sulle forme della geometria solida. A partire dagli anni Sessanta decise di intervenire sulle geometrie dei solidi squarciando e tagliando con le fenditure tipiche delle sue opere, coni, sfere e cubi. Egli in questi anni elaborò un elegante contrapposizione tra la parte esteriore dei suoi solidi, composta da bronzo lucido, e la parte interna, frastagliata, complessa e accidentata: questo contrappunto divenne fondamentale per la sua produzione ed elemento chiave per la lettura di tutte le sue opere successive. Negli anni successivi realizzò diverse opere per numerose piazze italiane arrivando ad esasperare le dimensioni dei propri contrapposti in opere monumentali che raggiunsero le dimensioni di superiori a diversi metri. Attualmente vive e lavora a Milano.

Arnaldo Pomodoro nasce a Morciano di Romagna nel 1926. Dopo essere stato indirizzato in un primo momento allo studio come geometra ben presto si dedicò alla scultura creando già dagli anni Cinquanta quei singolarissimi altorilievi che vennero accolti dalla critica, soprattutto nel primo periodo, in maniera alterna. Inediti furono i materiali utilizzati che prevedevano nelle prime sperimentazioni addirittura l’oro e l’argento per poi includere materiali più poveri come il ferro, il legno, il bronzo e il cemento. Dopo un primo periodo quasi bidimensionale, Pomodoro affronta la tridimensionalità e sviluppa la sua ricerca sulle forme della geometria solida. A partire dagli anni Sessanta decise di intervenire sulle geometrie dei solidi squarciando e tagliando con le fenditure tipiche delle sue opere, coni, sfere e cubi. Egli in questi anni elaborò un elegante contrapposizione tra la parte esteriore dei suoi solidi, composta da bronzo lucido, e la parte interna, frastagliata, complessa e accidentata: questo contrappunto divenne fondamentale per la sua produzione ed elemento chiave per la lettura di tutte le sue opere successive. Negli anni successivi realizzò diverse opere per numerose piazze italiane arrivando ad esasperare le dimensioni dei propri contrapposti in opere monumentali che raggiunsero le dimensioni di superiori a diversi metri. Attualmente vive e lavora a Milano.