Zineb Sedira

Zineb Sedira vive a Londra e lavora a Parigi, Londra e Algeri. Nata a Parigi da genitori algerini nel 1963, ha conseguito un BA alla Central Saint Martins School of Art di Londra nel 1995, un MFA alla Slade School of Fine Art di Londra nel 1997 e successivamente ha studiato fotografia al Royal College of Art di Londra. Sedira vive a Londra e lavora tra Algeri, Parigi e Londra.
Incarna un’identità attuale globalizzata e multiculturale. Il vocabolario polifonico di Sedira è il risultato della sua continua esplorazione di ritratti, paesaggi, linguaggio e ricerche d’archivio. Lavorando con la fotografia, il cinema, la scultura e le installazioni, la sua opera artistica spazia tra il documentario e la fiction, con i suoi lavori più recenti che assumono un tono più poetico e lirico.
I suoi primi lavori sono particolarmente autobiografici, poiché l’artista ha trovato ispirazione nella ricerca della sua identità di donna con una singolare geografia personale. Sedira ha anche esaminato i ruoli di genere convenzionali delle donne arabe, con particolare attenzione alle relazioni familiari femminili. Serena e a volte ossessionante, Sedira conserva memorie e storie personali e collettive all’interno delle sue opere, che a loro volta fungono da tramite per la trasmissione di queste memorie.
Per Sedira è di grande importanza creare un ponte tra le narrazioni diasporiche al di là degli stereotipi di base e fornire un’eredità per il futuro. Mescolando il personale con il politico in opere di grande spessore, Sedira si interroga su chi abbia il diritto di essere il custode di un archivio così prezioso e personale in un’epoca di post-colonialismo.

Zineb Sedira vive a Londra e lavora a Parigi, Londra e Algeri. Nata a Parigi da genitori algerini nel 1963, ha conseguito un BA alla Central Saint Martins School of Art di Londra nel 1995, un MFA alla Slade School of Fine Art di Londra nel 1997 e successivamente ha studiato fotografia al Royal College of Art di Londra. Sedira vive a Londra e lavora tra Algeri, Parigi e Londra.
Incarna un’identità attuale globalizzata e multiculturale. Il vocabolario polifonico di Sedira è il risultato della sua continua esplorazione di ritratti, paesaggi, linguaggio e ricerche d’archivio. Lavorando con la fotografia, il cinema, la scultura e le installazioni, la sua opera artistica spazia tra il documentario e la fiction, con i suoi lavori più recenti che assumono un tono più poetico e lirico.
I suoi primi lavori sono particolarmente autobiografici, poiché l’artista ha trovato ispirazione nella ricerca della sua identità di donna con una singolare geografia personale. Sedira ha anche esaminato i ruoli di genere convenzionali delle donne arabe, con particolare attenzione alle relazioni familiari femminili. Serena e a volte ossessionante, Sedira conserva memorie e storie personali e collettive all’interno delle sue opere, che a loro volta fungono da tramite per la trasmissione di queste memorie.
Per Sedira è di grande importanza creare un ponte tra le narrazioni diasporiche al di là degli stereotipi di base e fornire un’eredità per il futuro. Mescolando il personale con il politico in opere di grande spessore, Sedira si interroga su chi abbia il diritto di essere il custode di un archivio così prezioso e personale in un’epoca di post-colonialismo.