Uri Aran

Uri Aran (nato nel 1977 in Israele) vive e lavora a New York. Ha studiato Design alla Bezalel Academy di Gerusalemme (2004), prima di conseguire un Master in Arti Visive alla Columbia University di New York (2007). La pratica di Aran comprende un’ampia gamma di media e soggetti, tra cui film, scultura, disegno e assemblaggio. Nel corso della sua pratica, Aran costruisce un linguaggio di significanti indeterminati in una continua ricerca di sistemi grafici e linguistici, spingendo questi sistemi fino alla disintegrazione.

Dai lavori che comprendono biscotti incollati a una scrivania a una performance di sillabazione di parole con i bagel, le opere multimediali di Uri Aran sono spesso criptiche, con un tocco di umorismo. Pur non essendo vincolato da un particolare mezzo di comunicazione o approccio, Aran è noto soprattutto per le sue installazioni scultoree e le sue performance che oscillano tra il familiare e l’inquietante ed esaminano le gerarchie alla base delle interazioni quotidiane.
Nelle sue installazioni scultoree, Aran utilizza tipicamente un tavolo come tela bianca su cui collocare oggetti trovati. Tra i materiali utilizzati vi sono acini d’uva, gomitoli di spago, biscotti con gocce di cioccolato e coperchi di tazze da caffè, oggetti che richiamano la sua inclinazione verso la circolarità. Concentrandosi sul processo di disposizione, Aran lascia spesso questi “tablecapes” apparentemente incompleti o in uno stato di transizione.

Uri Aran (nato nel 1977 in Israele) vive e lavora a New York. Ha studiato Design alla Bezalel Academy di Gerusalemme (2004), prima di conseguire un Master in Arti Visive alla Columbia University di New York (2007). La pratica di Aran comprende un’ampia gamma di media e soggetti, tra cui film, scultura, disegno e assemblaggio. Nel corso della sua pratica, Aran costruisce un linguaggio di significanti indeterminati in una continua ricerca di sistemi grafici e linguistici, spingendo questi sistemi fino alla disintegrazione.

Dai lavori che comprendono biscotti incollati a una scrivania a una performance di sillabazione di parole con i bagel, le opere multimediali di Uri Aran sono spesso criptiche, con un tocco di umorismo. Pur non essendo vincolato da un particolare mezzo di comunicazione o approccio, Aran è noto soprattutto per le sue installazioni scultoree e le sue performance che oscillano tra il familiare e l’inquietante ed esaminano le gerarchie alla base delle interazioni quotidiane.
Nelle sue installazioni scultoree, Aran utilizza tipicamente un tavolo come tela bianca su cui collocare oggetti trovati. Tra i materiali utilizzati vi sono acini d’uva, gomitoli di spago, biscotti con gocce di cioccolato e coperchi di tazze da caffè, oggetti che richiamano la sua inclinazione verso la circolarità. Concentrandosi sul processo di disposizione, Aran lascia spesso questi “tablecapes” apparentemente incompleti o in uno stato di transizione.