Piero Dorazio

Piero Dorazio (Roma, 29 giugno 1927 – Perugia, 17 maggio 2005) è stato un pittore italiano, che con la sua pittura ha contribuito dal 1945 all’affermazione dell’astrattismo in Italia. Intraprende la sua vita di studente con l’architettura, ma si orienta rapidamente verso l’arte e la pittura in particolare. A vent’anni partecipa alla redazione del manifesto “Forma I”, manifesto che guiderà l’insieme della sua futura opera.
Nel 1950, fonda la libreria-galleria “L’age d’Or” (“L’età d’Oro”) con M. Guerilli e A. Perilli, una cooperativa di artisti a favore della divulgazione dell’arte e della stampa artistica. Nel 1952 e ’53, collabora alla rivista “Arti visive”e pubblica, quasi due anni piu’ tardi “La fantasia dell’arte nella vita moderna”.
Dopo una lunga serie di viaggi di formazione (Praga, Parigi, Stati Uniti nel 1960) diventerà professore d’Arte presso l’Università di Pensilvania (Filadelfia). In Francia incontra Braque, Arp, Léger, Magnelli, Le Corbusier, tutti artisti da lui molto apprezzati. Negli Stati Uniti, Dorazio stringe amicizia con Hans Richter e Robert Motherwell.
Piero Dorazio si specializza nell’arte italiana in rinascita, ma porta avanti nello stesso tempo il suo lavoro di pittore, critico d’arte, conferenziere ed organizzatore di esposizioni. A partire dal 1984, collabora per il “Corriere della Sera”, diventando il critico d’Arte accreditato del quotidiano. Comincia la sua carriera di pittore con opere figurative, ma queste assumeranno successivamente uno spirito cubista e poi futurista, caratterizzate da toni vivi e contrastanti. Nel 1947 appare la scultura lineare. Dorazio conoscerà un periodo costruttivista (1955), poi informale. Il “gesto” é per Dorazio d’importanza capitale ; i suoi “reticoli” di linee e colori sovrapposti, che sanno creare un abile melange ottico di toni, sono l’espressione della sua gestualità.

Piero Dorazio (Roma, 29 giugno 1927 – Perugia, 17 maggio 2005) è stato un pittore italiano, che con la sua pittura ha contribuito dal 1945 all’affermazione dell’astrattismo in Italia. Intraprende la sua vita di studente con l’architettura, ma si orienta rapidamente verso l’arte e la pittura in particolare. A vent’anni partecipa alla redazione del manifesto “Forma I”, manifesto che guiderà l’insieme della sua futura opera.
Nel 1950, fonda la libreria-galleria “L’age d’Or” (“L’età d’Oro”) con M. Guerilli e A. Perilli, una cooperativa di artisti a favore della divulgazione dell’arte e della stampa artistica. Nel 1952 e ’53, collabora alla rivista “Arti visive”e pubblica, quasi due anni piu’ tardi “La fantasia dell’arte nella vita moderna”.
Dopo una lunga serie di viaggi di formazione (Praga, Parigi, Stati Uniti nel 1960) diventerà professore d’Arte presso l’Università di Pensilvania (Filadelfia). In Francia incontra Braque, Arp, Léger, Magnelli, Le Corbusier, tutti artisti da lui molto apprezzati. Negli Stati Uniti, Dorazio stringe amicizia con Hans Richter e Robert Motherwell.
Piero Dorazio si specializza nell’arte italiana in rinascita, ma porta avanti nello stesso tempo il suo lavoro di pittore, critico d’arte, conferenziere ed organizzatore di esposizioni. A partire dal 1984, collabora per il “Corriere della Sera”, diventando il critico d’Arte accreditato del quotidiano. Comincia la sua carriera di pittore con opere figurative, ma queste assumeranno successivamente uno spirito cubista e poi futurista, caratterizzate da toni vivi e contrastanti. Nel 1947 appare la scultura lineare. Dorazio conoscerà un periodo costruttivista (1955), poi informale. Il “gesto” é per Dorazio d’importanza capitale ; i suoi “reticoli” di linee e colori sovrapposti, che sanno creare un abile melange ottico di toni, sono l’espressione della sua gestualità.