Ode de Kort

Ode de Kort (1992, Malle, BE) è cresciuta nelle Fiandre, in Belgio. Nipote dello scultore Jan Dries, è cresciuta considerando la forma e pensando all’arte. Prima di terminare il suo master di fotografia al KASK di Gand (Belgio), la sua opera ancora in fiore è stata raccolta da Giuseppe Alleruzzo dello SpazioA di Pistoia, in Italia. È qui che ha inaugurato la sua prima mostra personale all’inizio di quest’anno. In questa mostra, “O froooom O toooo O”, la forma del cerchio – da anni un vecchio amico nel suo lavoro – ha ricevuto formalmente il suo posto centrale: nel titolo. L’esercizio, il gioco e la ripetizione sono al centro del processo produttivo di de Kort. Nel suo esperimento scultoreo, l’artista cerca di estendere i confini dell’immagine fotografica impollinandoli con un mix di altre discipline.

De Kort ha esposto anche presso CAB (Bruxelles), Extra City Kunsthal (Anversa), Hopstreet Gallery (Bruxelles), Tique Art Space (Anversa) e De Directeurswoning (Roeselare).

Ode de Kort (1992, Malle, BE) è cresciuta nelle Fiandre, in Belgio. Nipote dello scultore Jan Dries, è cresciuta considerando la forma e pensando all’arte. Prima di terminare il suo master di fotografia al KASK di Gand (Belgio), la sua opera ancora in fiore è stata raccolta da Giuseppe Alleruzzo dello SpazioA di Pistoia, in Italia. È qui che ha inaugurato la sua prima mostra personale all’inizio di quest’anno. In questa mostra, “O froooom O toooo O”, la forma del cerchio – da anni un vecchio amico nel suo lavoro – ha ricevuto formalmente il suo posto centrale: nel titolo. L’esercizio, il gioco e la ripetizione sono al centro del processo produttivo di de Kort. Nel suo esperimento scultoreo, l’artista cerca di estendere i confini dell’immagine fotografica impollinandoli con un mix di altre discipline.

De Kort ha esposto anche presso CAB (Bruxelles), Extra City Kunsthal (Anversa), Hopstreet Gallery (Bruxelles), Tique Art Space (Anversa) e De Directeurswoning (Roeselare).