Irma Blank

Irma Blank è nata nel 1934 a Celle, in Germania, e vive attualmente a Milano. Le sue più importanti personali hanno avuto luogo a partire dal 1975 in città come Milano, Berlino, New York e Parigi, proseguendo negli anni ’80 e ’90 con numerose mostre personali e collettive. I suoi libri d’artista sono stati esposti in istituzioni come il MoMa di New York e la Biblioteca Nazionale di Francia.

Irma Blank utilizza la scrittura con l’intento di recuperare i simboli e i segni primordiali della comunicazione. L’ambiente in cui evolve la sua poetica è quello della seconda metà degli anni ’60 e primi ’70, quando l’arte concettuale si propone come corrente trainante del periodo, un terreno fertile su cui Irma Blank può mettere in atto la sua sperimentazione linguistica del segno autonomo.

I primi cicli proposti dall’artista sono gli Eigenschriften (Scritti personali), dove la pagina è completamente riempita da scritture asemantichene dove il segno grafico non è scindibile in ulteriori unità alfabetiche. La Blank punta a ritornare alle radici del proprio io precludendo al fruitore il senso ultimo dell’opera, il quale non può far altro che apprezzare il mistico susseguirsi di segni senza comprenderne il significato. 
Carte, fogli, tele, libri sono le superfici su cui si gioca il rapporto tra segno e tempo.  Inchiostro, china, penna biro, pastello, acquerello, acrilico sono gli strumenti attraverso cui i segni occupano queste superfici e le superfici registrano il tempo di un’esistenza attraverso il gesto.
L’opera di Irma Blank si struttura per serie di lavori, come tappe e spostamenti, anche minimi, di un percorso di assoluta coerenza. A partire da un nucleo circoscritto di temi e di domande, ogni ciclo sfuma e si lega a quelli successivi in una progressione fluida e naturale.

Irma Blank è nata nel 1934 a Celle, in Germania, e vive attualmente a Milano. Le sue più importanti personali hanno avuto luogo a partire dal 1975 in città come Milano, Berlino, New York e Parigi, proseguendo negli anni ’80 e ’90 con numerose mostre personali e collettive. I suoi libri d’artista sono stati esposti in istituzioni come il MoMa di New York e la Biblioteca Nazionale di Francia.

Irma Blank utilizza la scrittura con l’intento di recuperare i simboli e i segni primordiali della comunicazione. L’ambiente in cui evolve la sua poetica è quello della seconda metà degli anni ’60 e primi ’70, quando l’arte concettuale si propone come corrente trainante del periodo, un terreno fertile su cui Irma Blank può mettere in atto la sua sperimentazione linguistica del segno autonomo.

I primi cicli proposti dall’artista sono gli Eigenschriften (Scritti personali), dove la pagina è completamente riempita da scritture asemantichene dove il segno grafico non è scindibile in ulteriori unità alfabetiche. La Blank punta a ritornare alle radici del proprio io precludendo al fruitore il senso ultimo dell’opera, il quale non può far altro che apprezzare il mistico susseguirsi di segni senza comprenderne il significato. 
Carte, fogli, tele, libri sono le superfici su cui si gioca il rapporto tra segno e tempo.  Inchiostro, china, penna biro, pastello, acquerello, acrilico sono gli strumenti attraverso cui i segni occupano queste superfici e le superfici registrano il tempo di un’esistenza attraverso il gesto.
L’opera di Irma Blank si struttura per serie di lavori, come tappe e spostamenti, anche minimi, di un percorso di assoluta coerenza. A partire da un nucleo circoscritto di temi e di domande, ogni ciclo sfuma e si lega a quelli successivi in una progressione fluida e naturale.