Felix Becher

Nato nel 1987 a Francoforte, Germania, Felix Becker lavora esclusivamente a olio e su vari supporti, dal lino alle strutture in legno, passando per la carta e le strutture in cartapesta. Negli ultimi anni Becker ha costantemente ampliato la sua pratica pittorica verso la tridimensionalità e i suoi dipinti – già profondamente scultorei e tattili grazie all’uso di spessi impasti – si sono recentemente evoluti in dipinti scultorei simili a oggetti; dapprima applicando la pittura su pezzi di elementi di cartone formati a mano, poi, durante una residenza di sei mesi nella città francese di Marsiglia, su strutture di legno, costruite a partire da cassette smontate del mercato agricolo.

La pittura di Becker è sempre orientata verso la scultura e la sua pittura emana un’innegabile presenza scultorea – spesso diluendo, a volte addirittura cancellando, la linea di demarcazione tra pittura e scultura.

Applicando spessi strati di pittura a olio e strati su strati di colori diversi sul supporto, sembrano apparire figure e simboli, ma le loro origini, il loro significato e la loro importanza rimangono sconosciuti, è presente solo la loro forma fantasma, simile a un oggetto, un personaggio, una persona conosciuta o identificabile solo dallo spettatore. Questi segni fantasma non vogliono essere identificati, e la loro interpretazione ci delude, come se la pasta fantasma fosse un giocattolo per bambini, la cui unica ragione di esistere è quella di ingannare noi adulti.

Nato nel 1987 a Francoforte, Germania, Felix Becker lavora esclusivamente a olio e su vari supporti, dal lino alle strutture in legno, passando per la carta e le strutture in cartapesta. Negli ultimi anni Becker ha costantemente ampliato la sua pratica pittorica verso la tridimensionalità e i suoi dipinti – già profondamente scultorei e tattili grazie all’uso di spessi impasti – si sono recentemente evoluti in dipinti scultorei simili a oggetti; dapprima applicando la pittura su pezzi di elementi di cartone formati a mano, poi, durante una residenza di sei mesi nella città francese di Marsiglia, su strutture di legno, costruite a partire da cassette smontate del mercato agricolo.

La pittura di Becker è sempre orientata verso la scultura e la sua pittura emana un’innegabile presenza scultorea – spesso diluendo, a volte addirittura cancellando, la linea di demarcazione tra pittura e scultura.

Applicando spessi strati di pittura a olio e strati su strati di colori diversi sul supporto, sembrano apparire figure e simboli, ma le loro origini, il loro significato e la loro importanza rimangono sconosciuti, è presente solo la loro forma fantasma, simile a un oggetto, un personaggio, una persona conosciuta o identificabile solo dallo spettatore. Questi segni fantasma non vogliono essere identificati, e la loro interpretazione ci delude, come se la pasta fantasma fosse un giocattolo per bambini, la cui unica ragione di esistere è quella di ingannare noi adulti.