Dan Walsh

Dan Walsh (nato nel 1960 a Filadelfia, Pennsylvania) è un pittore, stampatore, libraio e scultore. Radicato in una geometria meditativa, il suo lavoro esplora i confini dell’astrazione attraverso forme sottilmente irregolari, linee incostanti e un’arguzia pervasiva. Walsh ha studiato al Philadelphia College of Art e successivamente ha frequentato l’Hunter College di New York.

Create a mano, le sue composizioni seguono la tradizione di Ad Reinhardt e Sol LeWitt. Ma le opere di Walsh vanno anche oltre la “purezza oggettiva” del minimalismo per incorporare riferimenti alla realtà virtuale, nonché agli schermi di computer e televisione, agendo come un commento sulla vita contemporanea.

L’artista utilizza un vocabolario ridotto di forme, come la losanga o la pennellata a ventaglio. I modi in cui queste forme si spostano, ruotano e si trasformano sono giocosi e curiosi. C’è un sottofondo di energia nervosa, con sottili modulazioni delle griglie che rendono i dipinti relazionabili e umani, come se si ponesse attivamente la domanda di come ogni segno e quadrato si unirà. Walsh realizza i suoi dipinti in passate, permettendo alle trasparenze e agli strati di pittura di costruirsi l’uno sull’altro e alle forme di svilupparsi e modificarsi.

Dan Walsh (nato nel 1960 a Filadelfia, Pennsylvania) è un pittore, stampatore, libraio e scultore. Radicato in una geometria meditativa, il suo lavoro esplora i confini dell’astrazione attraverso forme sottilmente irregolari, linee incostanti e un’arguzia pervasiva. Walsh ha studiato al Philadelphia College of Art e successivamente ha frequentato l’Hunter College di New York.

Create a mano, le sue composizioni seguono la tradizione di Ad Reinhardt e Sol LeWitt. Ma le opere di Walsh vanno anche oltre la “purezza oggettiva” del minimalismo per incorporare riferimenti alla realtà virtuale, nonché agli schermi di computer e televisione, agendo come un commento sulla vita contemporanea.

L’artista utilizza un vocabolario ridotto di forme, come la losanga o la pennellata a ventaglio. I modi in cui queste forme si spostano, ruotano e si trasformano sono giocosi e curiosi. C’è un sottofondo di energia nervosa, con sottili modulazioni delle griglie che rendono i dipinti relazionabili e umani, come se si ponesse attivamente la domanda di come ogni segno e quadrato si unirà. Walsh realizza i suoi dipinti in passate, permettendo alle trasparenze e agli strati di pittura di costruirsi l’uno sull’altro e alle forme di svilupparsi e modificarsi.