Chiara Camoni

Nata a Piacenza nel 1974, Chiara Camoni vive e lavora in Toscana, sui monti della Versilia.
Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera, dove si è laureata nel 1999. L’anno successivo è direttore artistico dell’Istituto per la Diffusione delle Scienze Naturali di Napoli e tra il 2002 e il 2006 è stata invitata a tenere cicli di conferenze presso la sezione didattica del Museo Archeologico Nazionale. Negli ultimi anni Chiara Camoni, con gli artisti Alessandra Andrini e Luca Bertolo, dirige il MAGra (Museo d’arte contemporanea di Granara, Toscana).
La poetica di Chiara Camoni è fondata su un fare spesso condiviso, che misura il tempo e che talvolta ne asseconda i “suggerimenti” imprevisti. Il suo medium principale è la scultura, ma lavora anche con il disegno e il video.
I temi che caratterizzano la sua indagine artistica sono il trascorrere del tempo, la natura e la sua potenza creatrice, il rito, gli affetti e le relazioni: tutti elementi che aprono inevitabilmente il lavoro a una componente di casualità, visibile come traccia nei materiali e nella processualità di creazione dell’opera.

Nata a Piacenza nel 1974, Chiara Camoni vive e lavora in Toscana, sui monti della Versilia.
Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Brera, dove si è laureata nel 1999. L’anno successivo è direttore artistico dell’Istituto per la Diffusione delle Scienze Naturali di Napoli e tra il 2002 e il 2006 è stata invitata a tenere cicli di conferenze presso la sezione didattica del Museo Archeologico Nazionale. Negli ultimi anni Chiara Camoni, con gli artisti Alessandra Andrini e Luca Bertolo, dirige il MAGra (Museo d’arte contemporanea di Granara, Toscana).
La poetica di Chiara Camoni è fondata su un fare spesso condiviso, che misura il tempo e che talvolta ne asseconda i “suggerimenti” imprevisti. Il suo medium principale è la scultura, ma lavora anche con il disegno e il video.
I temi che caratterizzano la sua indagine artistica sono il trascorrere del tempo, la natura e la sua potenza creatrice, il rito, gli affetti e le relazioni: tutti elementi che aprono inevitabilmente il lavoro a una componente di casualità, visibile come traccia nei materiali e nella processualità di creazione dell’opera.